Lyra e Pantalaimon


E d’improvviso Lyra perse completamente le forze.
Era come se una mano straniera si fosse inserita fin dentro lei, in un punto dove nessuna mano poteva mai avere il diritto di giungere, per dare uno strappo violento a qualcosa di profondo e prezioso.
Si sentì debole, stordita, nauseata, disgustata, tutta inflaccidita dallo shock.
Uno degli uomini aveva afferrato Pantalaimon.
Aveva stretto il daimon di Lyra nelle sue mani umane, e il povero Pan stava tremando, quasi impazzito per l’orrore e il disgusto. La sua forma di gatto selvatico, la pelliccia ora opaca per la debolezza, ora carica di scintille ambariche d’allarme... Si chinò verso Lyra mentre lei tendeva entrambe le mani verso di lui...
Dovettero restar fermi. Furono catturati.
Lei sentiva quelle mani... Ma non era permesso... Non si doveva toccare... Sbagliato...

"La bussola d'oro" di Philip Pullman

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