Colpa delle Stelle: dal libro al film...


Buongiorno a tutti!
Il modo migliore per iniziare questa giornata? Parlare di Colpa delle Stelle! E non una volta... ma due... anche se entrambe abbiamo la stessa opinione sia del libro che del film... ci sono dei piccoli spoilerini, quindi se ancora dovete leggere questo bellissimo libro, non proseguite.


Cominciamo con Pam, ecco la sua recensione del libro e del film!


Ho letto questo libro perchè mi è stato consigliato, ovviamente, dalla mia cara Alex. Non sapevo cosa mi aspettasse, ma ero stata avvisata: prepara i fazzoletti.
Beh, ho letto Colpa delle stelle tutto d'un fiato... e la settimana seguente è stata davvero dura per me. Sarà perchè il libro tratta un argomento che mi riguarda in modo particolare, vista la brutta esperienza che ho vissuto, e probabilmente mi ha ricordato quel terribile periodo, fortunatamente passato. Ma la storia di Hazel e Gus è così struggente che penso che nessuno possa uscirne indenne. Nessuno.

John Green ha trasformato il dolore in carta ed inchiostro. Ma non solo il dolore. Anche l'amore. La vita. La speranza. Il coraggio. La voglia di vivere, la voglia di combattere. L'altruismo. La forza di volontà.

Mentre sfogli queste pagine emozioni contrastanti ti travolgono, e lasciano un segno indelebile nel cuore e nell'anima. Ti trovi a riflettere su molte cose, ti rendi conto che queste esperienze sono vita vera a tutti gli effetti, che non si tratta di un semplice libro, ma di realtà. Una terribile realtà che ha invaso la vita di tantissime persone. Al giorno d'oggi il cancro è forse il male più diffuso, e il più devastante. Quello che distrugge vite, famiglie, amori. Ma attenzione perchè nonostante la malattia sia forse l'argomento predominante, non è di certo protagonista di questo romanzo. Quello che emerge dalla storia non è solo il dolore, ma anche la voglia di combattere. La voglia di vivere una vita normale, nonostante tutti i limiti della malattia. Questo ci fanno capire Hazel e Gus, con il loro amore e la loro forza di volontà.

Gus è un personaggio incredibile, cerca in tutti i modi di non farsi sopraffare dal dolore. Vuole vivere, vuole amare, vuole provare tutte le esperienze possibili prima di lasciare questo mondo. Hazel è più realistica, si rende conto che la sua malattia è più un problema per gli altri che per se stessa. Un problema per i suoi genitori, che perderanno la loro figlia. Un problema per Gus, che perderà il suo amore. Solo Gus è in grado di trasformare questo pensiero. Solo lui riesce a farle vivere istanti magici e assolutamente meravigliosi che la faranno lentamente innamorare di lui...
"Sono innamorato di te" ha detto lui piano.
"Augustus" ho detto.
"E' vero" ha detto. Mi guardava dritto, e così gli ho visto socchiudere un po' gli occhi. "Sono innamorato di te, e non sono il tipo da negare a me stesso il semplice piacere di dire cose vere. Sono innamorato di te, e so che l'amore non è che un grido nel vuoto, e che l'oblio è inevitabile, e che siamo tutti dannati e che verrà un giorno in cui tutti i nostri sforzi saranno ridotti in polvere, e so che il sole inghiottirà l'unica terra che avremo mai, e sono innamorato di te."

Io, su quella panchina ad Amsterdam, ci ho lasciato il cuore. A pezzi. Non era quello che mi aspettavo. Sapevo che il finale non sarebbe stato un "e vissero felici e contenti"... ma fin dalle prime pagine l'autore ti porta a pensare che sia un finale diverso. Ancora mi ricordo quello che ho provato mentre leggevo quelle righe. Il mio stomaco si contorceva, mi faceva male la gola. Mi sentivo male. Cioè, davvero, è stato uno strazio per me, e ho pensato che un libro dovrebbe aiutarti ad evadere dalla realtà quotidiana, non scaraventartela addosso in questo modo. Ho odiato Colpa delle Stelle. L'ho odiato perchè è terribilmente reale e doloroso. Ma allo stesso tempo l'ho amato con tutta me stessa. Perchè l'amore di questi due ragazzi è qualcosa che va oltre la crudele realtà. La loro spensieratezza in certi momenti ti fa quasi dimenticare della malattia, che è lì, dietro l'angolo, che li aspetta a braccia aperte.

Si, nei confronti di questo libro ho provato un amore/odio che non so spiegare, ma è diventato parte di me e non posso far altro che consigliarne la lettura ad altri...

E ora passiamo al film...
Beh, innanzitutto vorrei fare i complimenti al regista... davvero un'eccellente trasposizione cinematografica... Non pensavo che questi attori sarebbero stati in grado di interpretare i due personaggi che ho amato così bene... lei soprattutto. Non è un'attrice che mi piace particolarmente, e in Divergent non mi ha entusiasmato... Io e Alex gliene abbiamo dette di cotte e di crude, poverina. NON CI PIACE PROPRIO! ...ma in questo film... complimenti, davvero. E' così espressiva, fragile, della "bellezza" giusta... insomma... è Hazel Grace a tutti gli effetti. Lui poi, non ne parliamo nemmeno... è perfetto. PERFETTO. Non c'è altro da dire.

Beh, una pensa "vabbè ho letto il libro, so perfettamente cosa succede, sono PRONTA".
Pronta? Ma col cavolo che lo sei. Niente può prepararti a quello che succede.

Perchè anche se conosci già ogni singola parola, ogni singola scena, anche se ti sei immaginata ogni momento ed ogni singola espressione... alla fine del film sarai DEVASTATA, e non come alla fine del libro. Questo è peggio, molto peggio. Era da un po' che non piangevo così. Mamma mia, che strazio. Che dolore. Che incredibile sofferenza... la panchina ad Amsterdam occupa ovviamente il primo posto, al secondo invece il discorso che Isaac e Hazel preparano per il funerale...

Ma vi dico questo: quando gli scienziati del futuro si presenteranno alla mia porta con gli occhi robotici e mi diranno di provarli, io dirò a quegli scienziati di sparire, perché non voglio vedere il mondo senza di lui.
Non posso parlare della nostra storia d'amore, quindi vi parlero di matematica. Non sono un matematico, ma una cosa la so: ci sono infiniti numeri tra 0 e 1. C'è 0,1 e 0,12 e 0,112 e una lista infinita di altri numeri. Naturalmente c'è una serie infinita di numeri ancora più grande tra 0 e 2, o tra 0 e un milione. Alcuni infiniti sono più grandi di altri infiniti. Ce l'ha insegnato uno scrittore che un tempo abbiamo amato.
Ci sono giorni, e sono molti, in cui mi pesano le dimensioni della mia serie infinita. Vorrei più numeri di quanti e probabile che ne vivrò, e Dio, voglio più numeri per Augustus Waters di quelli che gli sono stati concessi.
Ma Gus, amore mio, non riesco a dirti quanto ti sono grata per il nostro piccolo infinito. Non lo cambierei con niente al mondo. Mi hai regalato un per sempre dentro un numero finito, e di questo ti sono grata.

Ok, io già a metà discorso stavo piangendo a dirotto. Vedere lei con quell'espressione, vederla piangere, vederla soffrire in quel modo... era come se ci fossi io, al suo posto.

Bah, sono sconcertata dall'effetto doppiamente devastante. Un libro e un film che ti d-i-s-t-r-u-g-g-o-n-o.

Sapete cosa mi ha detto mio marito?! Con due occhi Topo Gigio Style, anche lui sconvolto: "Domani sera guardiamo Dragon Trainer 2 eh..." Poverino. Non gli avevo anticipato nulla (odio gli spoiler pre-film)... quindi penso che anche per lui sia stato traumatico...

Comunque, in sostanza, consiglio a tutti sia la lettura di questo splendido libro che la visione del film. Ogni tanto le trasposizioni vengono fatte come si deve e lasciano noi lettori piacevolmente sorpresi...

La valutazione di Pam (libro e film):

E adesso la parola ad Alex!


Fissare il cursore che rimane immobile e attende che io riesca a formulare la prima frase... non è da me!
Questo è l’effetto che ha avuto su di me il tuo libro, caro John Green, quindi non starò qui a scusarmi perchè non sarò in grado di trovare, in questa mia recensione, aggettivi, sostantivi e risonanze metaforiche degne del capolavoro che hai scritto tu!!!
Racconterò solo quello che ha lasciato dentro di me...il caleidoscopio di emozioni che ho provato, pagina dopo pagina.
Questo è il racconto di due vite che si incontrano e intrecciano, al capolinea delle loro esistenze!

"Le cose belle lasciano il SEGNO"
"Le persone lasciano cicatrici per essere ricordate..."
"A me piacciono le mie scelte, spero che a lei piacciano le sue!"

Hazel Grace è una sedicenne sopravvissuta ad un cancro alla tiroide,grazie ad un farmaco sperimentale che riesce a tenerlo a bada, ma che danneggia ulteriormente i suoi già inutilizzabili polmoni. Infatti sua compagna di vita è una bombola d’ossigeno fissata ad un carrellino che tramite il sondino le permette di “respirare”.
Inutile dire che le aspettative di vita di Hazel sono scarse quanto incerte,ma lei è una ragazza che lotta ogni giorno la sua battaglia intelligente, brillante, divertente e buona.
Ama leggere ed è letteralmente ossessionata da un libro, "Imperiale afflizione" di Peter Van Houten, che narra la storia di Anna una ragazza malata come lei.
Proprio "Imperiale afflizione” sarà il motivo per il quale Hazel vivrà la sua incantevole e struggente storia d’amore con Augustus Waters.
Hazel ed Augustus si incontrano al gruppo di supporto per malati di cancro,dove lui accompagna il suo amico Isaac. Augustus ha sconfitto il suo cancro da un anno e mezzo a scapito della sua gamba, sostituita da una protesi. Un’amicizia che nasce da un incontro fortuito, uno scambio di letture e inaspettatamente nasce poco alla volta l’amore... quello che ti fa desiderare di lottare strenuamente contro un destino avverso... il destino scritto nelle stelle!
La salute di Hazel peggiora perchè i suoi polmoni stanno cedendo... un viaggio ad Amsterdam, per incontrare lo scrittore che ha lasciato molte domande nel libro che anche Augustus ha imparato ad amare come Hazel!

HAZEL:
"Mentre leggeva,mi sono innamorata cosi come ci si addormenta: piano piano, e poi...tutto in una volta!".
Peter Van Houten, uno scrittore con un pessimo carattere e con problemi di alcolismo, delude e confonde Hazel e Gus ma Amsterdam fa da sfondo alla loro romantica vacanza e fa quasi scordare loro la realtà... la struggente dolcezza di questi capitoli è unita ad un verità che sconvolge e cambia le prospettive dei nostri protagonisti!!!
Da questo momento in poi il tempo si annulla, i ruoli si capovolgono e non rimane che lottare e sperare... illudersi e vivere intensamente...
non rimane che amare ogni singolo e prezioso istante di tempo, come se esso fosse una piccola eternità!
Sapevo dopo aver letto la sinossi, che il tema del libro sarebbe stato difficile da ma nulla poteva preparami a quello che avrei letto!
Sin dalle prime pagine ci si rende conto che non c’è spazio per il melodramma, anzi Hazel e Gus parlano della malattia con ironia e aneddoti divertenti, per raccontare le loro reciproche battaglie. Ogni capitolo, ogni dialogo e ogni emozione sono raccontati in modo intenso ma senza cadere in scontati sentimentalismi;
Hazel e Gus sono, sì, due adolescenti, ma spesso dimenticavo che lo fossero... le loro conversazioni brillanti e a colpi di risonanze metaforiche, hanno su di me il duplice effetto di farmi sorridere e commuovere.
La trama ha certamente come fulcro “il cancro” ma esso non è un protagonista come lo è il libro che amano entrambi... la malattia è presente costantemente nelle loro vite, ma non opprime la trama rendendola pesante e deprimente.
La prosa è resa scorrevole dai pensieri di Hazel, unica voce narrante del libro, lei racconta la sua vita tranquilla e ovattata dalle attenzioni dei genitori, che inizierà a cambiare dopo l’incontro con Gus.
Hazel “respira“ aria di complicità, di amicizia e di un sentimento nuovo dal quale vorrebbe sfuggire... perchè il suo tempo è limitato!

"Io non voglio essere una granata per le persone che amo..."
Gus non sia arrende e continua a sorprenderla in mille modi.
L’intero libro ruota attorno ai due protagonisti, ma anche i personaggi secondari ricoprono un ruolo importante nella storia.

Isaac l’amico cieco di Gus, diventa capitolo dopo capitolo un vero amico anche di Hazel, un personaggio che mostra tutta la sua fragilità ma anche un profondo affetto per entrambi.

I genitori di Hazel e Gus simili in certi aspetti e oppressivi nel modo di agire, sono una presenza silenziosa ma importante per entrambi.

Ed infine il libro “Imperiale afflizione” più che l’autore stesso è lui il protagonista insieme a Hazel e Gus... la causa e il fine di un’avventura romantica che ha unito due anime in un solo destino!
Green in questo libro affronta un argomento tragico e delicato come il cancro, ma con un talento straordinario, intesse una storia piena di sfumature... densa di arguta ironia, pathos e dolcezza che manda il cuore in mille frammenti.

Un libro difficile da dimenticare... che è impossibile non amare!
Alcuni libri sono scritti per creare una nicchia nella nostra mente... con il passare del tempo staranno sempre lì in quello spazio fra mente e cuore... per ricordare a noi stessi l’immane fortuna che abbiamo ad avere “tempo”...
TEMPO per vivere, TEMPO per amare e TEMPO per realizzare i nostri sogni!
Gus: mi hai regalato un per sempre dentro un numero finito!

La cover italiana per una volta è l’emblema stessa del libro, tutte le stelle che scivolano dalle mani come granelli infinitesimali di tempo... che volge al termine ma lascia una cicatrice preziosa nel cuore di chi si ama!

E ora passiamo al film:

“Ma poi ho chiesto più tempo per poterci innamorare. Il mio desiderio è stato realizzato, suppongo. E le ho lasciato la mia cicatrice.”

Ecco, rubo le ultime parole di Gus, scritte nel suo elogio funebre per la sua Hazel, per esprimere quello che questo libro mi ha lasciato: UNA CICATRICE. Un segno di quelli che rimangono e non sbiadiscono.

Ho letto Colpa delle stelle l'anno scorso, e credo di poter affermare senza alcun dubbio, che questo libro farebbe piangere anche una pietra! Ma temevo che con la sceneggiatura e i protagonisti, non si sarebbe potuto eguagliare l'intensità dei sentimenti trasmessi nel libro.

In primis perché gli attori scelti per interpretare Hazel e Gus, non mi facevano ben sperare... Anzi per dirla tutta: non li sopportavo! Invece proprio gli attori, che con Pam avevo denigrato, criticato e fatto a pezzi, hanno saputo stupirmi ed emozionarmi come mai avrei creduto!

Una magnifica sceneggiatura, unità ad una fotografia che ha saputo cogliere ogni singola emozione, ed il tutto reso perfetto dalla magistrale interpretazione di Shailyne e Ansel.

I dialoghi riportano fedelmente interi frammenti del libro, facendomi sorridere, commuovere ed emozionarmi completamente. L'intensità dell'interpretazione di Shailyne mi ha conquistata. La sua mimica e il modo in cui ha saputo interpretare ogni sfumatura del carattere di Hazel, per regalarci una perfetta Hazel, mi hanno fatto ricredere molto sul suo conto.

Ma è stato Ansel ad avermi stupita, proprio lui che in Divergent sembrava solo un manichino, stavolta ha permesso al meraviglioso Gus di prendere vita: ironico, dolce, arguto e affascinante.

Anche se la traduzione Augastus no cioè no. Peggio di Tobaias! (Pamela quota :P)

Per una volta un film eguaglia un libro! Perché se a promuoverlo é una lettrice spietata ed esigente come la sottoscritta, allora potevi fidarmi ciecamente! Una trasposizione cinematografica perfetta, per un libro unico, doloroso e splendido! Da non perdere.

La valutazione di Alex (libro e film):

Bene, cari lettori, che ne pensate? Voi avete letto il libro e visto il film? Pensate di farlo?!
Diteci la vostra opinione, fateci sapere se anche a voi è piaciuto così tanto!

Alla prossima trasposizione cinematografica!!!
Pam e Alex - Il Cibo della Mente

6 commenti

  1. Stupendi entrambi, sia il libro che il film!!!! Lacrime a non finire!!! ç___ç

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    1. Si, davvero stupendi. Per quanto riguarda il film, dopo Il Cacciatore di Aquiloni e Hunger Games, questa è stata la trasposizione più fedele che io abbia mai visto!!!

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  2. Lacrime lacrime lacrime. Ma gus e hazel ci insegnano a vivere... con la V maiuscola. Amare e lottare nonostante sappiano che hanno il loro "per sempre" molto limitato.

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    1. Si, infatti... E questa storia, nonostante sia immensamente triste, è meravigliosa proprio per questo.

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  3. Ho amato tanto ma.tanto tantovquesto libro. Ho versato tantissime.lacrime e mi ha colpito molto :( e ho adorato il film perché é stato fatto benissimo. Di solito i film tratti dai libri sono sempre pessimi.

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  4. Adoro entrambi e adoro john Green! Ho tipo tutti i suoi libri! *-*

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