La ninna nanna di Bella

Lui mi trascinò con se e mi fece accomodare sul seggiolino, al suo fianco.
Prima di abbassare gli occhi sui tasti, mi rivolse uno sguardo esasperato.
Poi le sue dita iniziarono a correre veloci sui tasti d'avorio, e il salore si riempì del suono di una composizione tanto complicata, tanto rigogliosa, danon poter credere che a suonarla fosse un solo paio di mani.
Restai a bocca aperta, sorpresa, mentre alle spalle sentivo le risatine di chi si era accorto della mia reazione.
Edward mi guardò di sfuggita, mentre la musica ci avvolgeva senza pause, e mi strizzò l'occhio "Ti piace?".
"L'hai scritta tu?". Ero senza fiato.
Annuì. "E' la preferita di Esme".
Chiusi gli occhi e scossi il capo. "Cosa c'è che non và?".
"Mi sento estremamente insignificante". La musica rallentò, si traformò in qualcosa di più morbido, e con grande sorpresa, tra le ondate di note, colsi la melodia della sua ninna nanna.
"Questa me l'hai ispirata tu", disse a bassa voce.
La musica si riempì di una dolcezza insostenibile. Ero senza parole.

"Twilight" di Stephenie Meyer

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