Le Recensioni di Pam: "Half Bad" di Sally Green

La cosa fantastica dell'odio è che si porta via tutto il resto, e allora a parte lui non conta nient'altro.

Bene o Male.
Buono o cattivo.
Giusto o sbagliato.

Concetti molto difficili da definire, e Half Bad ne è la prova. Non sapevo cosa aspettarmi da questo romanzo, devo essere sincera. Pensavo che i "parallelismi" con Harry Potter mi avrebbero infastidito, e invece non è stato così. Anzi, esattamente l'opposto.

Da tempo non leggevo una storia come questa, così cruda e spietata. Ho percepito fin dalle prime pagine la sofferenza del protagonista, come se la provassi io stessa.

L'emarginazione e la paura del diverso sono al centro di Half Bad. Appare chiaro fin da subito che quello che normalmente viene classificato come il "cattivo" in realtà è la vittima. Perché in questo romanzo quelli che normalmente noi definiremmo come i "buoni", non fanno altro che perseguitare e torturare chi è diverso da loro.

Mentre in Harry Potter è chiaro fin da subito il nostro "schieramento", e l'odio per i Mangiamorte aumenta di pagina in pagina, con l'evolversi della narrazione, in Half Bad il dubbio si insinua in noi fin dal principio. La Green è molto brava in questo. Nel metterci in crisi nella scelta.

Da che parte vogliamo stare?
Incanti Bianchi?
Incanti Neri?
Non lo sappiamo.
Perché i buoni sono da entrambe le parti, e ognuno di loro ha le sue buone ragioni.

Ed è così che nasce una storia senza dubbio originale, nonostante i chiari riferimenti a qualcosa di già scritto. Perché tutti gli elementi che ci hanno conquistato in Harry Potter sono stati sapientemente rimescolati e hanno dato vita a un romanzo unico nel suo genere.

Uno stile fluido, incalzante, che ti conquista immediatamente. La bravura dell'autrice è innegabile.

So che questa mia recensione non rende giustizia alla bellezza del romanzo, ma è scritta sull'onda delle emozioni del momento. Mi hanno colpito moltissimo la crudeltà e la malvagità presenti in ognuna di queste 400 pagine, ma ciò che mi ha toccato maggiormente è quel che (a parer mio) la Green vuole trasmettere al lettore: il fatto che il bene e il male siano concetti talmente soggettivi che molto spesso è difficile rendersi conto di quanto sia sottile la linea che li divide. Basta davvero poco per essere "classificati" come buoni o cattivi, magari erroneamente.

Tutto è legato agli insegnamenti, alle convinzioni personali, alle esperienze vissute sulla propria pelle, alle storie tramandate di generazione in generazione... ma basta un individuo, un solo individuo che si pone delle domande, e molti di quei concetti che abbiamo sempre ritenuto "ovvi", in realtà non lo sono più.
Half Bad ha davvero saputo sconvolgermi sotto questo punto di vista, e non vedo l'ora di leggere il seguito.

5 mele più che meritate.

La valutazione di Pam:

L’autrice:
Sally Green

Sally Green vive in Inghilterra. Dopo aver fatto molti lavori (pagati e no), finalmente ha trovato il tempo di scrivere le storie che prima riusciva solo a immaginare. Le piace leggere e fare passeggiate in campagna, ma vorrebbe bere meno caffè. Half Bad è il suo primo romanzo.